L’osservazione delle piante in Natura fa parte dello studio del Bonsai. Ci fa capire le ragioni fisiologiche che producono le varie forme (codificate poi negli stili Bonsai) e ci aiuta ad apprezzarne l’armonia e la semplicità.
Ho ritirato questo vecchio Boschetto a 4 tronchi da un amico bonsaista che per motivi di spazio non poteva più tenerlo. Il numero 4 non porta bene in Giappone ed essendo pari è da evitare in una composizione multitronco che deve rispettare l’assimmetria anche nel numero di piante che devono essere dispari.
Così mi sono procurato alcune talee di diverse dimensioni per aggiungerle e rendere più evocative ed interessante la composizione a Bosco. Il rinvaso era ormai assolutamente necessario e ha consentito di scoprire la vecchia base nascosta ormai completamente legnosa che testimonia i tanti anni di coltivazione che ha alle spalle.
Il Liquidambar è una specie originaria del Nord America e coltivata in Italia nelle località a clima mite come piante ornamentali, dalle foglie molto simili agli aceri (come si vede nel dettaglio) e dai bellissimi colori autunnali.
Il nome significa “ambra liquida” e infatti incidendo queste piante sgorga una resina ambrata.
La realizzazione di un bosco di aceri realizzato da Giovanni con la supervisione del maestro Ando.
Il punto fondamentale per ottenere un buon risultato è riuscire a reperire tanti materiali con tronchi tutti diversi tra loro sia in diametro che in altezza. Come in questo caso progettando per tempo questa composizione siamo riusciti a trovare molte piante della stessa varietà ma con età e dimensioni molto diverse.
Anche il fissaggio al vaso è cruciale per la composizione e la preparazione di una griglia di bamboo ha consentito di posizionare e fissare le piante in tutte le posizioni desiderate.
Il resto è un gioco di prospettiva ed armonia per ricreare un paesaggio in miniatura.
Lo stile a Boschetto (Yoseue) è ancora poco praticato in Italia, è abbastanza raro vedere nelle esposizioni Boschetti di buon livello sia di caducifoglie che di conifere.
In realtà questo stile consente di realizzare opere e paesaggi molto suggestivi sfruttando piantine giovani poco costose e quindi facilmente reperibili da tutti. Il buon risultato estetico dipende dall’abilità dell’artista nella scelta e nella composizione degli elementi e dalla qualità dei materiali.
Occorre un quindi buon senso estetico ma è uno stile molto libero e creativo (anche se si basa su criteri prospettici ben definiti) che permette di esprimere la propria sensibilità verso la natura. Con gli anni poi le piante giovani maturano dando la possibilità di creare veri e propri capolavori come quelli di seguito riportati tratti dalla “Special exhibition, Hiroshi Takeyama Bonsai collection” considerato uno dei maggiori esperti di caducifoglie del Giappone.
Questa Primavera con alcuni miei allievi ci apprestiamo a studiare e sperimentare questo stile affascinante e suggestivo, utilizzando una ampia selezioni di materiali (Faggi e Aceri) appositamente preparati a questo scopo.