“Il Bonsai in Giappone è considerato una disciplina Spirituale, si praticano queste discipline tradizionali per arricchire la propria spiritualità e trovare un benessere interiore” Keizo Ando.
“Migliorare passo per passo con pazienza, costanza e impegno, chi vuole subito avere il bonsai non è in grado di comprendere il vero spirito del Bonsai” Hideo Suzuki.
Questi due brevi aneddoti accennano a quella che è la filosofia del Bonsai che mi è stata trasmessa.
Il senso estetico occidentale è totalmente diverso da quello giapponese, questo implica che chi vuole praticare il bonsai come forma artistica deve studiare e comprendere i concetti estetici delle arti tradizionali giapponesi: vuoto (mu), Wabi- Sabi, asimmetria e concezione Yin delle cose.
Il Maestro Ando ci ha detto:”La comprensione del Wabi-Sabi non si ottiene con l’intelletto o la logica ma con la sensibilità interiore. E’ una sensazione intima e profonda dell’anima”.
Questo fa capire come questi concetti non siano sono solo estetici ma anche profondamente spirituali.
L’estetica tradizionale giapponese è derivata dalla filosofia Zen, che ha fortemente permeato e influenzato tutte le forme d’arte tradizionali.
La filosofia Zen ricerca l’essenza stessa delle cose e dell’individuo, rifuggendo tutto ciò che è superfluo, dando grande importanza al concetto di vuoto/nulla (mu).
Il vuoto nella cultura occidentale ha poca o nessuna importanza m
entre in oriente il vuoto è più importante del pieno. Scopo dello Zazen (meditazione seduti) è annullarsi, liberare la mente, cercare il mu (la non mente) per trovare un senso di pace e tranquillità, arrivare così all’essenza intima di se stessi e trovare il benessere spirituale.
Da questa filosofia deriva un’estetica che dà più importanza alle parti nascoste, si apprezzano di più gli elementi che stanno dietro, in penombra rispetto a ciò che sta davanti in piena luce.
“La cultura Giapponese è definita Yin (ombra) ,puramente spirituale, mentre quella occidentale è Yang (sole). I giapponesi hanno quindi sviluppato una sensibilità molto particolare strettamente legata alla Natura ed ai cambiamenti stagionali, hanno sempre vissuto fondendosi con la Natura e considerando l’uomo parte integrante di essa.
“Nel Giappone tradizionale si è quindi sviluppato un senso estetico molto particolare WABI-SABI che porta a preferire cose sobrie e semplici, non appariscenti e vistose.“
Anche nel Bonsai si cerca quindi di esprimere una bellezza sobria e raffinata (Miyabi) educando il nostro occhio ad una nuova sensibilità.
Il Maestro Ando ci ha detto: “La caratteristica della cultura giapponese è la DELICATEZZA. Più che guardarlo con gli occhi, il bonsai va guardato col cuore, con l’anima per comprendere il lato artistico; deve suscitare emozioni”.
E’ importante comprendere la “Bellezza del vuoto” e l’assimmetria, come creare il vuoto giusto e comprendere il Wabi-Sabi ed il segreto di come si crea la sensazione di Wabi Sabi sulle piante.
Nel Bonsai tradizionale giapponese e nella scuola di Hamano questi aspetti sono considerati le fondamenta dell’Arte Bonsai e per tale motivo Hideo Suzuki decise di introdurre nel programma didattico della scuola d’arte, corsi specifici dedicati a questi temi. Fu il primo in Europa ad introdurre ed insegnare questi concetti:
8° Corso: Wabi – Sabi e lo stile Bunjin
11° Corso: La bellezza del vuoto
14° Corso: Il pensiero e la cultura giapponese
15° Corso: Filosofia giapponese, lo Zen e il giardino
Ando, che ha condiviso e mantenuto invariato il programma didattico di Suzuki e ci ha confermato che anche in Giappone nessuno dei professionisti insegna e spiega ai giovani questi concetti. L’Oyakata prende con sè gli allievi (deshi) che vivono con lui e apprendono lavorando e guardando il maestro ma NULLA viene spiegato.
Sono grato ai miei maestri per avere condiviso con noi le loro conoscenze, a loro trasmesse dal maestro Hamano Motosuke, ed averci permesso di aprire gli occhi sullo vero Spirito del Bonsai tradizionale giapponese tramandato dagli antenati di Hamano.
Verità nel Bonsai: “Un Bonsai deve essere vero e coerente, è importante impostarlo perché sia autentico e Naturale in modo che la sua Bellezza possa durare nel tempo.” Keizo Ando.