Nasce a Tokyo in una famiglia molto numerosa. Terminati gli studi e divenuto ingegnere, trova lavoro e si sposa. Padre di due figli, usa il tempo libero andando a pescare in montagna a stretto contatto con la Natura.
Gli alberi che gli capita di raccogliere e di presentare a qualche mostra gli indicano il suo “DO” la sua via. D’accordo con la moglie lascia l’impiego e per mantenere la famiglia inizia a creare giardini. Viaggia molto e nel nord del Giappone conosce Mr. Abe Kurakichi con il quale approfondirà la sua conoscenza sui pini.
A questo punto entra nella Scuola del Maestro Hamano nello stesso periodo in cui anche Masahiko Kimura frequenta gli stessi corsi.
Entrambi non hanno ereditato un “giardino” ma la loro capacità sopperisce a ciò. Nel 1979 termina il tirocinio di 3 anni con il maestro Hamano e nel 1982 fonda il suo giardino Bonsai iniziando la carriera di professionista. Espone diverse volte alla Mostra SAKUFU TEN, riservata ai soli professionisti, ottenendo importanti riconoscimenti come il “Premio Ministro dell’Educazione” per un tasso ed il “Premio MAINICHI” per un ISHIZUKI di pentaphilla.
Nel 1990 l’ABAN Associazione Bonsai Arte e Natura organizza il I° Congresso Bonsai Europeo in Italia, invitando quale ospite d’onore Masahiko Kimura il quale porta Hideo Suzuki come assistente.
Da quel momento Mr. Suzuki diviene docente della Scuola d’Arte Bonsai venendo due volte l’anno, all’inizio solo in Italia poi anche in Europa, rinunciando a volte a partecipare a mostre prestigiose come la Sakufu ten, e portando per la prima volta in Italia corsi con un programma didattico basato su quello da lui seguito nella Sucola di Hamano ed espressione del Bonsai tradizionale giapponese tramandato di generazioni in generazione dalle famiglie di artigiani del Bonsai.
Il suo insegnamento:
“La cosa più importante è quella di apprendere le basi autentiche dell’arte bonsai e di metterci tutto il nostro cuore per realizzare delle forme naturali.
Ho accettato di insegnare in Europa per istruire delle persone affinché abbiano, oltre le capacità tecniche, anche una sensibilità spirituale.
Il mio più grande desiderio è quello di sviluppare il vero bonsai europeo e di poter insegnare in una Scuola dove, sia chi inizia quanto gli esperti possano studiare senza conflitti e senza competizioni”.