Pulizia Shari

Il termine “shari” indica parti di legno secco sul tronco. Anche in natura, soprattutto in alta montagna, è facile riscontrare sugli alberi parti secche che derivano da urti, frane o disseccamento di alcune parti per cause naturali. In queste zone la corteccia muore o viene strappata ed emerge il legno chiaro sottostante (durame), che rappresenta l’ossatura/il sostegno della pianta.

Il termine giapponese significa appunto osso. Questa caratteristica testimonia le passate ferite, le cicatrici formatesi sull’albero e quindi un ambiente di crescita sofferto. Le parti secche si possono anche creare artificialmente con tecniche specifiche purché appaiano del tutto naturali.

Il legno secco però, esposto all’acqua e all’umidità si degrada facilmente, pertanto è necessario trattarlo e mantenerlo pulito sia per ragioni estetiche ma soprattutto per conservarlo nel tempo ed evitare che marcisca.

Ecco 2 esempi di pulizia su Abete rosso e Gienpro:

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Abete Rosso: rimodellatura

Questo vecchio Abete e’ in vaso da tanti anni, era già stato modellato in passato ma un problema ne aveva causato il disseccamento dell’apice.

Poi la pianta è stata lasciata vegetare liberamente per diversi anni consecutivi infoltendosi molto ma perdendo la sua forma. Era giunto il momento di risolvere il problema dell’apice e far riemergere la bella struttura dei rami molto vecchi e ben distribuiti.

Anche la conicità ed il piede sono notevoli e e l’insieme di queste caratteristiche ne fa un esemplare prezioso.

In questa fase ho modellato solo i rami primari e secondari, la ramificazione è rimasta volutamente libera e per questo appare un pò disordinato ma ha un futuro di tutto rispetto.