Mugo yamadori bunjin-fu

Mugo yamadori bunjin-fu. Dopo alcune stagioni di attecchimento è stato eliminato (trasformandolo in Jin) il ramo grosso e sproporzionato rispetto alla dimensione del tronco. In questo modo è stata migliorata l’armoniosa conicità del tronco.

Paolo ha così sperimentato la tecnica per lavorare il legno secco a strappo rifinendo poi la superficie col bruciatore ed applicando infine il liquido Jin.

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Pino Silvestre (Scots pine): first step

La trasformazione di una pianta in un Bonsai richiede molti anni e diversi step di evoluzione che se affrontati correttamente e nei tempi giusti consento di arrivare ai risultati prefissati.

Questo Pino Silvestre di origine yamadori ha superato da diversi anni la fase della raccolta vegetando vigorosamente nella passata stagione ed è giunto il momento di effettuare una prima modellatura per conferire al tronco ed ai rami una forma ed una posizione adatta alla futura crescita come bonsai.

E’ una pianta alta e slanciata pertanto verrà valorizzata modellandola in stile Bunjinfu (tipo Bunjin). La parte bassa ha alcune curve interessanti mentre la parte alta è piuttosto sgraziata e tozza per cui è stato necessario conferire armonia al movimento del tronco nella parte alta creando curve che si stringono via via che si sale in altezza.

Evoluzione Pino Rosso Densiflora.

Ho acquistato questo pino ne Marzo 2014 dall’amico Alessandro Bovio. La pianta di provenienza giapponese aveva un bel tronco movimentato e con corteccia molto vecchia E’ difficile trovare piante sottili e allo stesso tempo vecchie. La impostai subito sfruttando tutti i rami ma la parte alta non mi convinceva così l’inverno successivo capitozzai l’apice sostituendolo con un giovane rametto secondario.


Questa estate ho potuto esporla a Monaco (anche se l’apice è ancora troppo giovane) … ma la chioma è ancora pesante per un Bunjin quindi probabilmente il primo ramo a breve se ne andrà.

Modellatura Larice Bunjin

Da diversi anni sto studiando questo stile elegante e raffinato su diverse essenze e non poteva mancarmi la sperimentazione sul larice una delle mie essenze preferite.

Ho avuto la fortuna di trovare un esemplare yamadori perfetto, già in vaso da diversi anni, perfettamente attecchito e vigoroso ma mai lavorato prima. Condizioni ideali per una corretta prima impostazione eseguita dopo il rinvaso.

Nonostante sia la prima legatura che riceve, la flessibilità e l’abbondanza di gemme arretrate del larice, consentono di ottenere da subito una buona definizione.